Ferrovia dell’Oberalp: dai Grigioni al Gottardo

Ultima tappa della nostra maratona ferroviaria svizzera: partendo da Disentis percorriamo la ferrovia dell’Oberalp per scendere ad Andermatt, quindi raggiungiamo Göschenen per scendere dal Gottardo.

La ferrovia dell’Oberalp: un valico (assai brullo) a 2000 metri.

Arriviamo a Disentis e subito ci attende un moderno treno Orion, in tutto somigliante ai Capricorn su cui abbiamo viaggiato fin qui, eccetto che per lo schema di coloritura: lasciamo infatti la Ferrovia Retica, e da qui in poi viaggeremo sulla rete della compagnia privata Matterhorn Gotthard Bahn (MGB). Subito iniziamo a salire verso il Passo Oberalp attraversando una serie di piccoli paesini di lingua romancia; in questo caso il treno procede grazie all’aiuto della cremagliera, una rotaia dentata al centro del binario che migliora l’aderenza.

Seguendo la valle del Reno Anteriore raggiungiamo Sedrun, dove salgono alcuni sciatori. Poiché ferrovia dell’Oberalp raggiunge quote considerevoli è un mezzo ottimale per raggiungere le diverse piste in zona, visto anche che la stazione si trova proprio dinanzi agli impianti di risalita: per questa ragione molti scelgono il treno come mezzo per spostarsi tra una discesa e l’altra.

Siamo ora arrivati al valico dell’Oberalp, a ben 2046 m.s.l.m., poco più bassi rispetto al Bernina. I forti venti che battono il passo rendono la vegetazione molto più rada, il paesaggio è quindi brullo, e ci troviamo dinanzi a una vallata totalmente imbiancata dalla neve. E’ questa la tratta del celebre Glacier Express, il treno panoramico che collega St. Moritz a Zermatt, che noi stiamo invece percorrendo su un treno ordinario.

Superato il valico inizia una serie di tornanti che grazie anche all’ausilio della cremagliera permettono alla ferrovia dell’Oberalp di scendere verso Andermatt. Attraversiamo uno dei comprensori sciistici più importanti della Svizzera: di fianco a noi ci sono tantissimi puntini colorati che sfrecciano lungo le varie piste. Ci colpisce soprattutto la calca di gente che scia o scende con lo slittino lungo la strada cantonale, ovviamente chiusa alle macchine nel periodo invernale. Raggiungiamo quindi Andermatt, davanti a noi troviamo una folla intenta a tornare a casa dopo qualche giorno sulla neve. Qui il trasporto pubblico serve anche a questo!

Da Andermatt a Göschenen lungo la gola del Reuss

Abbiamo deciso di rientrare in Italia attraverso il valico del Gottardo, dobbiamo quindi scendere dai 1355 m.s.l.m. di Andermatt ai 1102 m.s.l.m. di Göschenen, stazione d’accesso al traforo. Per farlo ci serviamo di una piccola diramazione della MGB di appena 4 chilometri, denominata Schöllenenbahn.

E’ di sicuro la tratta più ripida che percorreremo raggiungendo una pendenza massima del 17,9%. Il percorso segue la stretta gola del torrente Reuss, percò si sviluppa prevalentemente in galleria. Tuttavia ogni tanto si aprono degli scorci veramente suggestivi, dove il colore predominante è sicuramente il grigio della roccia. La vista più meritevole è sicuramente quella sul Ponte del Diavolo, ponte in pietra di epoca medievale sovrastato da quello più recente della cantonale.

Arrivati a Göschenen il nostro itinerario è ormai terminato. Con l’arrivo delle tenebre scendiamo dal Gottardo rientrando finalmente in patria con un treno regionale per Chiasso. Facendo un rapido calcolo, in una sola giornata abbiamo preso 11 treni in 16 ore, attraverso tre Cantoni e tre diverse zone linguistiche della Svizzera. Non male!