Dedichiamo un intero giorno nella Repubblica Portoghese alla visita su rotaie della capitale. In particolare ci occupiamo dei tram e degli elevadores di Lisbona, veri e propri miracoli della tecnica.
Gli elevadores e il Barrio Alto
Per prima cosa bisogna dirigersi in una qualsiasi stazione della Metro per acquistare un pass Navegante da 24h, poi verso il primo dei tram ed elevadores di Lisbona che proveremo nella giornata. Occorre essere un pelo tecnici per comprendere a pieno la bellezza di questi impianti: gli elevadores non sono nient’altro che delle funicolari costruite su strada, con argano e funi collocati sotto il manto stradale.
La città dispone di ben tre impianti di questo tipo, ciascuno con le proprie peculiarità; il primo che affrontiamo è quello di Gloria, che percorriamo in senso ascendente. Questo collega la Praça dos Restauradores, l’area di costruzione moderna della città, con il Barrio Alto. Per salire occorre attendere un po’, ma finalmente riusciamo; davanti a noi troviamo un veicolo costruito agli inizi del ‘900. Fa caldo e con tutta questa folla lo si sente ancora di più, ma vedere il tranviere manovrare il mezzo è una sensazione unica. La pendenza è molto elevata, del 17% circa, ma l’uomo l’ha dominata, come dice Guccini, “con il pensiero e con la mano”.
Giunti in cima ci dedichiamo all’esplorazione del Barrio. Si tratta di un’area della città costruita in quota nel corso del ‘500. Fu poco toccato dal terremoto del 1755 e ancora oggi è possibile passeggiare per le sue strette vie. Per la discesa usiamo il più celebre degli elevadores, quello da Bica. Differentemente da quello da Gloria, la cabina viaggiatori segue la pendenza della strada. Il risultato è decisamente meno imponente, adattandosi meglio alla piccola via in cui si trova. Se aggiungiamo poi l’oceano Atlantico che si vede sullo sfondo, la foto è d’obbligo.
Scesi dalla funicolare raggiungiamo l’area di Baixa: si tratta di un quartiere totalmente ricostruito in seguito al terremoto del 1755 secondo uno schema ortogonale in voga all’epoca, con Rua dos Sapateiros che funge da asse principale. Le case furono ricostruite con un particolare schema con telaio in legno disposto a croce di Sant’Andrea. L’idea era quello di irrigidire gli edifici così da renderli più resistenti a un futuro evento sismico. Da qui è possibile prendere l’ascensore in stile liberty di Santa Giusta raggiungendo così il Monastero del Carmo.
Con il carro eléctrico sull’Alfama
Ma l’attrazione forse più celebre di Lisbona sono i suoi tram, e a buon diritto oserei dire. La rete tranviaria riesce a inerpicarsi in salita, in mezzo al traffico negli stretti vicoli del centro cittadino, senza alcuna difficoltà. La cosa è quantomai sorprendente visto che i mezzi su rotaia difficilmente superano l’8% senza l’ausilio di una fune o di una cremagliera. A Lisbona sono sopravvissute complessivamente 6 linee, ma solo 5 sono svolte con i classici tram Remodelados, risalenti agli anni Trenta e completamente ristrutturati in epoca recente. Noi abbiamo percorso la 24E e la 28E.
Una volta giunti nel Barrio Alto vediamo il tram 24E salire lungo Rua da Misericordia, la tentazione di salire è sempre più forte. Il tragitto sicuramente non è pari a quello della 28, ma la vettura quasi vuota ci consente di gustare al meglio la corsa. Le vetture storiche sono le uniche in grado di affrontare un percorso così ardito: il traffico cittadino è asfissiante, il tranviere è costretto a continui stop and go in salita, ma per il Remodelado queste strade sono pane quotidiano e le affronta senza alcun problema.
Nel tardo pomeriggio, dopo aver visitato il centro cittadino, ci armiamo di pazienza e facciamo la fila per salire al capolinea di Largo Martim Moniz sul tram della celebre linea 28E. Riusciamo a ottenere uno spazio in fondo alla vettura, così da poter avere una vista libera sulla strada. Appena dopo la partenza inizia la salita sull’Alfama, il tram si avventura negli stretti vicoli della parte più storica della città passando davanti alla Sé. La grande cattedrale romanica ricalca i modelli costruiti in Francia lungo il cammino di Santiago: non dimentichiamoci che anche Lisbona è una tappa di un percorso di pellegrinaggio che conduce a Santiago de Compostela. Qui si formò Sant’Antonio da Padova, che era nato proprio nella città di Lisbona.
Arrivati al capolinea di Campo Ourique, è ora di scegliere un posto dove passare l’ultima cena del viaggio. La nostra scelta è caduta su 50 Maravilhas, ve lo stra-consigliamo. Specialità della casa: zuppa di frattaglie di gallina e costolette di maiale nero!
Informazioni Utili
Elevadores e Tram di Lisbona
Numero linee:
- 3 elevadores (Gloria, Bica, Lavra)
- 6 linee tranviarie, di cui 5 gestite con vetture d’epoca, come le n. 28E e 24E
Tratta:
- Elevador da Gloria: Praca dos Restauradores – Barrio Alto
- Elevador da Bica: Rua de Sao Paolo – Barrio Alto
- Elevador do Lavra: Camara Pestana – Largo da Anunciada
- Tram 28E: Largo Martim Moniz – Campo Ourique
- Tram 24E: Praça Luis de Camoes – Campolide
Periodo di servizio: tutto l’anno.
Vettore: Companhia Carris de Ferro de Lisboa.
Tariffe:
- Elevadores: € 4.10 andata/ritorno, acquistato a bordo
- Tram: € 3.10 corsa singola, acquistato a bordo
- Biglietto giornaliero su tessera Navegante: € 6.80 + 0.50 per l’acquisto della card.
Info: sito ufficiale Carris, www.carris.pt
Trasporto biciclette: generalmente non consentito.
Accessibilità PRM: generalmente i mezzi storici non sono accessibili a PRM.
Cosa vedere: Cattedrale di Lisbona (Sé), Barrio Alto, Baixa, Monastero del Carmo.
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Una risposta su “Lisbona: un saliscendi tra tram e elevadores”
Fantastico