Lungo il Douro e attraverso i vigneti. La ferrovia più panoramica del Portogallo parte dal cuore di Porto e percorre la valle dell’omonimo vino, offrendo scorci pittoreschi sulle sue verdi sponde dichiarate Patrimonio UNESCO: ecco la Ferrovia del Douro.
La nostra avventura sui binari del Portogallo ha inizio da Porto, sulle rive dell’Atlantico, una mattina piuttosto uggiosa di inizio settembre. L’estate è quasi finita, e le correnti fresche dall’oceano allietano le mattine con abbondanza di nebbia e pioggerelle. Ci dirigiamo in bus verso la periferica stazione di Campanha: da qui parte uno degli itinerari ferroviari più belli del Paese, la Linha do Douro, ossia Ferrovia del Douro, che in ben 175 chilometri risale verso est il corso dell’omonimo fiume sino alla località di Pocinho, attraversando gli splendidi paesaggi vitivinicoli del pregiato vino Porto; noi ci accingiamo a percorrerla nella sua interezza.
Il treno interregionale Miradouro – questo il marchio del servizio – è smaccatamente vintage, e questo per stessa ammissione delle ferrovie portoghesi (Comboios de Portugal, CP) che riservano a questa tratta le carrozze più antiche della propria flotta, le carruagens Schindler, fabbricate in Svizzera nel 1949 e completamente restaurate in anni recenti; sono molto apprezzate dai turisti per gli ampi finestrini apribili e lo spazio dedicato alle biciclette. Il treno, trainato da un locomotore diesel anni ’60, esce da Porto e rapidamente ne attraversa i sobborghi: dopo un poco raggiungiamo Peso da Regua, importante base commerciale sul Douro storicamente legata al commercio del vino Porto. Lo sviluppo economico di Regua, così come dell’intera valle, è strettamente legato all’importanza del fiume come via di comunicazione, tanto che lo stesso vino raggiungeva la costa viaggiando a bordo delle imbarcazioni tradizionali, i rabelos.
L’entroterra fertile del nord
Dopo Regua il paesaggio si apre in tutta la sua maestosità: i vigneti terrazzati, ordinatamente disposti in filari, ricamano i fianchi delle colline di un colore verde intenso, creando una perfetta armonia tra l’andamento sinuoso delle alture e la precisione geometrica dell’uomo che le ha domate. L’atmosfera uggiosa rende ancora più esotico lo scenario di questa fertile regione del Portogallo, codificata come zona vinicola già nel 1756 ma divenuta celebre a livello mondiale solo verso la metà del XIX secolo, e oggi tutelata come Patrimonio UNESCO. Proprio nel 1887 i binari della Linha do Douro raggiunsero Pocinho per poi proseguire oltre il confine spagnolo, fino a Salamanca, fungendo da importante supporto logistico nella catena produttiva del vino.
Il binario segue serpeggiando il corso del fiume, mantenendosi sulla destra orografica con continue variazioni di quota, ora a mezzacosta, ora a livello dell’alveo; scopriamo con nostra grande sorpresa che le porte del treno rimangono spalancate durante la corsa, e sedendosi sul predellino della vettura – da non provare a casa! – sembra davvero di planare dolcemente sull’acqua. In poco tempo raggiungiamo Pinhao, con la sua graziosa stazioncina interamente decorata da azulejos, le tipiche piastrelle smaltate d’azzurro del nord del Portogallo, che raffigurano scene di vita campestre legate alla coltivazione dell’uva. Il nostro treno ne incrocia uno discendente: il capostazione fischia la partenza con la sua bandiera, il manovratore gira manualmente gli scambi a leva. A completare il quadro d’altri tempi, val la pena sapere che nel periodo estivo la linea è percorribile anche con un treno storico a vapore, con tanto di animazione musicale a bordo.
L’Alta Valle, verso il confine
Superate Pinhao e Tua il paesaggio si fa progressivamente più aspro, e le piantagioni cedono man mano il passo a rocce scoscese e cespugli di vegetazione incolta. Anche le nubi si diradano e lasciano filtrare qualche raggio di sole. L’alto corso del Douro è decisamente più brullo, i segni dell’attività umana sono meno incisivi. Con il bellissimo ponte a travata metallica di Ferradosa attraversiamo il fiume per spostarci sulla sponda opposta; l’attuale manufatto fu costruito nel 1980 in sostituzione di quello precedente, più a valle, che sarebbe stato sommerso con la costruzione della diga di Valeira. Dopo oltre tre ore di viaggio giungiamo finalmente al capolinea di Pocinho; anche questa stazione è decorata da azulejos. Ci troviamo a mezz’ora dal confine spagnolo, ma i binari non proseguono oltre dal 1988. Da Pocinho ha origine anche la ciclabile del Sabor, costruita su un’altra ferrovia dismessa che percorreva l’omonimo affluente del Douro.
A Pocinho non c’è molto da vedere, le cantine sono infatti tutte distanti dal centro. Decidiamo quindi di risalire sul nostro interregionale d’altri tempi e scendere verso la più pittoresca Pinhao, dove sosteremo per il pranzo a base di affettati locali e, ovviamente, un bel bicchiere di vino locale. Il centro di Pinhao è molto curato, con un lungofiume abbellito da una pergola; da qui partono numerose crociere fluviali che consentono di avere un’altra prospettiva, non meno suggestiva, sullo splendido paesaggio della valle. In effetti, è curioso osservare come ciascun mezzo di trasporto offra un punto di vista unico su questo angolo di Portogallo: che si viaggi in auto, in barca o in treno, lo spettacolo è sempre assicurato. Ma siccome siamo di parte, vi lasciamo immaginare quale sia il nostro consiglio!
Informazioni Utili
Linha do Douro – Ferrovia del Douro
Tratta: Da Porto a Pocinho, Portogallo. Partenza dalle stazioni di Porto – Sao Bento e Porto – Campanha.
Durata del viaggio: 3h 20 in ciascuna direzione.
Periodo di servizio: tutto l’anno.
Vettore e tipo di treno: treno interregionale “Miradouro” delle ferrovie portoghesi, Comboios de Portugal (CP).
Tariffe (Porto – Pocinho):
- € 14.50 corsa singola, € 26.10 andata/ritorno
- E’ valida la promozione Intra_rail delle CP.
Info e biglietti: canali ufficiali Comboios de Portugal (CP), sito cp.pt, app biglietterie ed emettitrici automatiche. Nessuna prenotazione richiesta.
Trasporto biciclette: consentito gratuitamente, in apposita area attrezzata. Per maggiori informazioni consultare le condizioni di trasporto.
Accessibilità PRM: per assistenza e informazioni, consultare questa pagina.
Cosa vedere: Pinhao, Tua, Peso da Regua, ciclabile del Sabor.