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Museo Ferroviario di Entroncamento, Portogallo

Treni, ferrovie e cimeli su rotaia che hanno fatto la storia del Portogallo: ecco il Museo Nazionale Ferroviario di Entroncamento.

Dopo aver visitato Porto e le vallate circostanti, risalendo in treno il Douro ed esplorando l’altipiano del Vouga, ci muoviamo verso Lisbona inserendo però una tappa: a metà strada fra le due città sorge infatti Entroncamento, sede del Museu Nacional Ferroviário, uno dei più importanti musei sulle ferrovie in Europa. Importante nodo ferroviario (Entroncamento in portoghese significa proprio “crocevia”), la città deve la propria stessa origine all’arrivo delle ferrovie, che negli anni 1860 vi impiantarono il grande deposito oggi sede del museo.

Una storia lunga 160 anni

Il nostro Intercitades da Porto raggiunge Entroncamento in poco più di due ore; dalla stazione, tramite una passerella sopraelevata, si accede direttamente al Museo. Mentre ci avviciniamo, una colonna di eleganti carrozze blu viene manovrata fuori dal museo e portata sui binari di stazione: vedremo dopo di cosa si tratta.

Le prime sale, moderne e multimediali, sono organizzate in aree tematiche che raccontano le varie epoche della ferrovia in Portogallo, nonché i suoi diversi ambiti operativi. Si spazia dal funzionamento delle locomotive a vapore, con tanto di modelli in grande scala, all’oggettistica di tutti i giorni comprendente attrezzi, lanterne e segnali; dalle comunicazioni, con i primi telefoni, alla costruzione e manutenzione delle linee ferroviarie: una draisina, ossia un carrello a pedali per l’ispezione del binario, testimonia il carattere faticoso e rudimentale del lavoro nella ferrovia di un tempo. Non mancano proiezioni di scenari futuri, in cui si mostra l’importanza del continuo sviluppo infrastrutturale del Paese.

Tutte le sale fanno ampio uso di manifesti e grafiche dell’epoca per ripercorrere le tappe fondamentali della storia ferroviaria portoghese, come l’inaugurazione della prima linea ferroviaria nel 1856, da Lisbona a Carregado, e la creazione nel 1860 della compagnia nazionale CP – Caminhos de Ferro Portugueses, divenuta di proprietà pubblica con la caduta del regime nel 1975 e oggi rinominata Comboios de Portugal.

Le locomotive a vapore e il Treno Reale

Uscendo all’esterno si accede alla maestosa rotonda delle locomotive a vapore. Ben undici macchine di varie epoche e tipologie riposano nella rimessa circolare, con la sua piattaforma girevole al centro. Spicca fra tutte la potente locomotiva n. 553 del 1924, capace di trainare convogli di 400 tonnellate a 120 km/h, impiegata principalmente in testa a treni rapidi e rimasta in funzione sino a fine anni Sessanta: proprio in quest’epoca, infatti, si colloca l’epilogo della trazione a vapore in Portogallo. E’ presente anche una piccola locomotiva articolata per la rete a scartamento metrico (cioè con binari larghi un metro), che un tempo si estendeva per oltre 500 chilometri ma di cui oggi rimane soltanto la Ferrovia del Vouga, che noi tra l’altro abbiamo già percorso.

museo ferroviario di entroncamento
Le locomotive a vapore riposano nella rimessa circolare, completamente restaurata.

In una sala tutta sua fa bella mostra di sé il Treno Reale portoghese, costruito negli anni 1860 per gli spostamenti del re Luís I, della famiglia reale e della sua corte. Al seguito della locomotiva, intitolata proprio al re, troviamo le vetture a salone dedicate al principe Carlos e alla regina Maria Pia di Savoia, figlia del re d’Italia Vittorio Emanuele II; gli interni, assai sfarzosi, si possono solo ammirare dai finestrini. Il convoglio, sopravvissuto indenne alla caduta della monarchia nel 1910 e alla dittatura di Salazar, è stato completamente restaurato in epoca recente e ha compiuto il suo ultimo viaggio nel 2010 nei Paesi Bassi, in occasione di una manifestazione speciale.

Antico e moderno a confronto

Entriamo ora nel cuore del museo, il grande padiglione delle Officine del Vapore, in cui è esposta un’ampia selezione di carrozze, locomotori e automotrici che hanno fatto la storia delle ferrovie portoghesi. Le vetture più antiche, interamente in legno, risalgono a fine Ottocento e presentano rustici scompartimenti accessibili solo dall’esterno, ciascuno con la propria porta. Non mancano poi alcune carrozze speciali: spicca una vettura-alloggio privata per il trasporto di vertici aziendali, datata 1906, completa di un lussuoso salotto, posti letto, bagno e angolo cucina. E ancora, una curiosa vettura-ambulatorio per le visite mediche del personale.

Di concezione americana è questa locomotiva diesel da manovra pesante, anno 1949.

Facciamo ora un balzo avanti nel tempo e siamo nel 1948, nel pieno del regime dell’Estado Novo, quando il Portogallo riceve dal fabbricante statunitense American Locomotive Company (ALCO) la sua primissima locomotiva diesel: è la n. 1501, una pietra miliare nella storia ferroviaria portoghese. Pari importanza è attribuita anche alla trazione elettrica, con i primi esemplari di locomotive elettriche che hanno circolato tra fine anni ’50 e i primi anni ’60: la Lisbona – Entroncamento fu infatti il primo tronco della rete nazionale alimentato a 25 kV. A tal proposito, val la pena evidenziare la locomotiva 2551, prima al mondo con cassa in acciaio inox secondo brevetto americano.

Le vetture di prestigio

Una vettura di fabbricazione svizzera “tipo Schindler”, degli anni ’40, testimonia la grande modernizzazione che le ferrovie del Portogallo hanno conosciuto durante il regime: queste carrozze, alla veneranda età di ottant’anni, sono infatti ancora in servizio sulla Linha do Douro! Sul piazzale esterno staziona inoltre una coppia di carrozze ristorante in acciaio inox, una tecnica tipica delle costruzioni ferroviarie portoghesi, apprezzata in particolare per leggerezza e resistenza: moltissimi treni, dai blasonati rapidi a quelli del servizio locale, erano e sono tutt’ora composti da veicoli di questo tipo, realizzati su licenza americana. E non solo per l’uso dell’acciaio inox, ma per interi progetti di locomotive e carrozze il Portogallo ha fatto ampiamente ricorso a brevetti esteri.

museo ferroviario di entroncamento
Di fabbricazione olandese è invece questa automotrice degli anni ’50, con le sue forme bombate tipiche dell’epoca.

Sulla via dell’uscita, richiama la nostra attenzione un lungo binario vuoto: è lo spazio su cui normalmente riposa il prestigioso Treno Presidenziale, costruito a partire dal 1910. Perfettamente in grado di circolare, annualmente lascia il Museo Nazionale Ferroviario di Entroncamento per svolgere “crociere su rotaia” in tutto il Paese. Ecco dunque cos’era l’elegante convoglio che abbiamo visto allontanarsi prima che entrassimo noi! Ci consoliamo del fatto di non poterlo vedere da vicino con un viaggio a bordo del suo “fratellino”, il mini-treno riprodotto in scala che percorre un ampio circuito nel piazzale del museo, sul quale si può salire a cavalcioni.

Il nostro giudizio

Il Museo Nazionale Ferroviario di Entroncamento è senza dubbio una meta a cui dedicare una giornata. Moderno e ben tenuto, vanta una collezione ricchissima che racconta efficacemente la storia del Portogallo attraverso le sue ferrovie, dalla monarchia alla dittatura, dalla crisi alla modernizzazione. Un sito espositivo che non ha nulla da invidiare ai più celebri musei ferroviari d’Europa, senza dubbio una tappa utile per conoscere meglio il Portogallo come non ve lo aspettate.

Informazioni Utili

Museo Ferroviario Nazionale di Entroncamento

Dove si trova: Rua Eng. Ferreira de Mesquita, nº 1 A, 2330-152, Entroncamento, Portogallo

Orari di apertura: Dal martedì alla domenica, dalle 10:30 alle 17:30.  Ultimo ingresso alle 16:30. Chiuso il 1 gennaio, la domenica di Pasqua, il 1 maggio, il 25 dicembre.

Tariffe: € 6.00 intero. Sconti per Under 18, Over 64 e visitatori arrivati in treno, dietro presentazione del biglietto ferroviario. Gratuito fino a 5 anni.

Raggiungibile in treno: sì, con treni Intercitades da Porto (2 ore circa) e da Lisbona (1 ora circa) e treni Regional, consultare il sito delle CP.

Info: Sito ufficiale della Fundação Museu Nacional Ferroviário, fmnf.pt

Accessibilità PRM: il museo è accessibile a PRM, per maggiori dettagli consultare questa pagina.

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