È la ferrovia più spettacolare d’Italia, che da Sulmona risale la Maiella attraversando ben due Parchi Nazionali, superando quasi mille metri di dislivello: la nostra piccola Transiberiana è un gioiello su rotaie.
La Ferrovia dei Parchi
La città di Sulmona, circondata dalle cime imbiancate di febbraio, ci ha accolti nella serata di ieri, con il suo bellissimo centro storico che mescola monumenti medievali e sontuose architetture barocche. Dal nostro alloggio nella centralissima Piazza Garibaldi, contornata dall’Acquedotto Svevo del 1256, ci dirigiamo di buon mattino verso la stazione. È già pronto sul binario un convoglio di antiche carrozze Centoporte di inizio anni ’30, nell’elegante livrea ‘Castano e Isabella’. Le spartane panche in legno della terza classe si affollano di passeggeri che, come noi, raggiungeranno Roccaraso percorrendo l’itinerario su rotaie più panoramico della Penisola. Con un rombo del locomotore diesel, inizia il nostro viaggio attraverso le bellezze naturali dell’Appennino abruzzese.
La ferrovia Sulmona – Isernia si è ben meritata l’appellativo di ‘Transiberiana d’Italia’ per la grande varietà di paesaggi che incontra nei suoi 129 chilometri d’estensione. Solcando gli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, la ferrovia corre nel Parco Nazionale della Maiella e lambisce il Parco Nazionale d’Abruzzo, passando per Roccaraso e Castel di Sangro, per poi scendere velocemente verso il Molise toccando la riserva UNESCO di Collemeluccio – Montedimezzo. Questa splendida linea di montagna, purtroppo chiusa al servizio regolare dal 2011, è oggi percorribile quasi tutti i weekend dell’anno con i treni storici organizzati dalla cooperativa Pallenium Tourism, che insieme alla Fondazione FS Italiane ha lanciato il fortunato progetto Ferrovia dei Parchi per il rilancio turistico di questa tratta, arrivando a trasportare oltre 36.000 viaggiatori l’anno.
Alle pendici della Maiella
Il nostro treno sale a mezzacosta lungo il fianco della Conca Peligna prendendo quota rapidamente. In fondo alla valle sorge il caratteristico borgo di Pettorano sul Gizio, attorno al quale la ferrovia descrive un’ampia curva per passare sul versante opposto, offrendo due diverse prospettive sul paesello. È impressionante ammirare dall’alto il panorama sulla Conca sapendo che solo pochi minuti fa ci trovavamo sul fondovalle, mentre ora ci apprestiamo a “scollinare” proseguendo la nostra scalata alla Maiella. Le nubi si diradano pian piano lasciando filtrare qualche raggio di sole, ed ecco che sulle alture circostanti compare la neve!
La ferrovia alterna ora gallerie e trincee, evidenziando gli sforzi tecnici e ingegneristici compiuti per consentire al binario di valicare l’Appennino. Sullo sfondo dell’imponente massiccio della Maiella, il treno effettua una sosta a Campo di Giove, a quota 1071 metri. Facciamo la conoscenza di Marcello, nostro Capotreno per oggi, e delle guide di viaggio Denisa e Maria Dora, che con passione raccontano ai passeggeri curiosità e anedotti sulla ferrovia e sulla sua storia; scopriamo che la locuzione Transiberiana d’Italia fu coniata nel 1980 dal giornalista Luciano Zeppegno in un paragone con i selvaggi paesaggi innevati della Russia.
Superata Campo di Giove, si apre ai nostri occhi lo spettacolo del Quarto Santa Chiara completamente innevato: è uno degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, che si estende per 6 chilometri a 1250 metri d’altitudine. Nel mezzo dell’altipiano sorge la stazione di Palena, dove il treno effettua una sosta in cui è possibile scendere per assaporare lentamente la splendida vista. Nei mesi estivi si può inoltre proseguire in bus per visitare l’Eremo della Madonna dell’Altare. Siamo nel mezzo del nulla, assai distanti dal paese, e ciò contribuisce ulteriormente al fascino di questa località!
Rivisondoli e Roccaraso
Il treno prosegue quindi verso Rivisondoli – Pescocostanzo, che con i suoi 1268 metri di quota è la seconda stazione più alta delle FS, dopo quella del Brennero. Volendo è posibile scendere per esplorare Pescocostanzo, inserito nel circuito dei ‘Borghi Più Belli d’Italia’. Noi però proseguiamo verso la destinazione finale di oggi, Roccaraso. La cittadina si presta molto al divertimento sulla neve, non a caso è affollata di sciatori. Passeggiamo per il centro, con il suo tipico fascino di località montana a metà tra il rustico e il raffinato. Proprio fino a Roccaraso si è spinto più volte l’orso marsicano, una specie a rischio che in Abruzzo è di casa.
Solo nella stagione estiva il treno storico prosegue fino a Castel di Sangro per poi scendere verso Carovilli, in direzione di Isernia, nell’Alto Molise. Oltre al viaggio in treno, è spesso possibile prenotare un pacchetto comprensivo di pernotto e visite guidate ai siti culturali del territorio. Da appassionati non possiamo però che auspicare una ripresa del trasporto ferroviario regolare, a vantaggio di residenti e visitatori: ciò sarebbe coerente con l’obiettivo della transizione sostenibile che l’Abruzzo in primis, sede di due grandi Parchi Nazionali, dovrebbe promuovere. Solo così verrebbe valorizzata a dovere questa meravigliosa attrazione che è la Transiberiana d’Italia.
Informazioni Utili
Transiberiana d’Italia in treno storico
N.B.: Si considera l’itinerario invernale Sulmona – Roccaraso con sosta a Palena. Nei mesi estivi il viaggio prosegue sino a Castel di Sangro e Carovilli, con durata e tariffe variabili a seconda del tour previsto.
Tratta: Sulmona – Roccaraso, Abruzzo.
Durata del viaggio: circa 2h 30 in ciascuna direzione, con sosta a Palena.
Periodo di servizio: tutto l’anno, sabato e domenica. Partenze anche nei feriali in alta stagione.
Vettore e tipo di treno: treno storico con carrozze anni ’30 e locomotiva diesel, organizzato da Pallenium Tourism e operato da Fondazione FS Italiane.
Tariffe: € 50.00 andata/ritorno. Disponibili pacchetti comprendenti visite guidate ai borghi attraversati.
Info e biglietti: Ferrovia dei Parchi – Pallenium Tourism, ferroviadeiparchi.it.
Trasporto biciclette e sci: consentito gratuitamente, in apposito bagagliaio attrezzato. Per maggiori informazioni consultare le condizioni di trasporto.
Accessibilità PRM: il treno storico non è generalmente accessibile a PRM, per assistenza e informazioni consultare le condizioni di trasporto.
Cosa vedere: Centro storico di Sulmona, Quarto Santa Chiara, Roccaraso, Rivisondoli (in bus, acquistando un pacchetto visite).
Per leggere la prima parte del nostro viaggio sull’ appennino Abruzzese clicca qui:
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